Patereccio o giradito: cos’è e come si cura

Il patereccio o giradito è un’infezione che interessa le dita, soprattutto delle mani. Ecco perché può presentarsi e come intervenire per curarlo

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il patereccio o giradito è un’infiammazione decisamente dolorosa che interessa le estremità delle dita. L’infezione riguarda dunque l’ultima falange delle dita, la zona dei polpastrelli e delle unghie. Sebbene il patereccio possa presentarsi sia sulle dita delle mani sia su quelle dei piedi, sembra che siano le dita delle mani quelle maggiormente colpite da questa infezione.

I sintomi del patereccio o giradito sono quelli tipici di un’infiammazione e includono gonfiore, arrossamento, calore, dolore e difficoltà di movimento. I sintomi possono essere più o meno gravi e intensi in base ai tessuto coinvolti. L’infezione può infatti interessare le strutture più superficiali del dito o quelle più profonde. Quando il patereccio colpisce solo le zone più superficiali dell’epidermide, causa delle vescicole localizzate attorno all’estremità del dito – motivo per cui il patereccio è chiamato giradito – che guariscono in poco tempo. L’infezione può però estendersi intorno all’unghia (patereccio periungueale) o sotto l’unghia (patereccio subungueale).

Nei casi peggiori, il patereccio può raggiungere i tessuti più profondi, raggiungendo ossa e articolazioni delle dita, con sintomi e conseguenze ovviamente più gravi. È dunque importante non trascurare l’infezione e intervenire ai primi segnali, prima che vengano coinvolti i tessuti più profondi.

Sintomi

Come abbiamo visto, i sintomi del patereccio o giradito sono quelli tipici dell’infiammazione o flogosi. La zona colpita dall’infezione appare dunque arrossata, calda, gonfia e dolorante. Il dolore associato al patereccio è di tipo pulsante o può presentarsi in seguito al movimento o alla pressione del dito. Oltre ai sintomi appena elencati, la pelle nell’area interessata dal patereccio può presentare vescicole di dimensioni variabili, contenenti liquido sieroso trasparente o bianco oppure pus, quest’ultimo riconoscibile dalla colorazione giallognola o verdastra e da secrezioni maleodoranti.

I sintomi possono riguardare il polpastrello, le aree laterali attorno alle unghie, le zone della pelle immediatamente vicine alle unghie, i tessuti sotto l’unghia o quelli ancora più profondi. Quando l’infezione è estesa, infatti, il dolore può propagarsi anche all’articolazione della falange. In alcuni casi, l’unghia può apparire deformata o assumere colorazioni insolite. Se il sistema immunitario risulta compromesso o se l’infezione viene trascurata, questa può diffondersi attraverso la circolazione sanguigna ad altri organi e tessuti, causando setticemia. In questi casi, ai sintomi tipici del patereccio possono aggiungersi debolezza e astenia, aumento della temperatura corporea e ipotensione.

Cause

Nella maggior parte dei casi il patereccio o giradito è provocato da infezioni batteriche. I responsabili del patereccio sono quindi molto spesso batteri come gli stafilococchi e gli streptococchi. In altri casi, il patereccio è dovuto da infezioni da funghi come la Candida albicans o da virus come l’Herpes simplex.

La nostra pelle, quando è intatta, rappresenta un’efficace barriera contro l’azione di questi microorganismi patogeni. Se però la pelle presenta tagli, escoriazioni, piccole ferite, i patogeni hanno una via d’accesso semplice e possono scatenare l’infezione, soprattutto se le difese immunitarie risultano indebolite per qualsiasi motivo. Normalmente infatti il nostro sistema immunitario ci difende dai danni dei microorganismi che riescono a colpirci, ma non sempre le nostre difese sono al massimo della loro efficienza.

Il patereccio o giradito può dunque comparire in seguito a una lesione della pelle, che a sua volta può essere causata da un incidente o da abitudini scorrette. Ad esempio, la pelle può risultare danneggiata se ci si mangia le unghie e se si ha il “vizio” di mordicchiare o succhiare le dita delle mani. Allo stesso modo, batteri, funghi e virus possono penetrare nella pelle quando si effettua una manicure o una pedicure in modo errato, eliminando pellicine e cuticole con strumenti non disinfettati o se il taglio delle unghie porta alla formazione di unghie incarnite. La pelle può perdere la sua capacità di difesa anche a causa dell’uso prolungato, a casa o al lavoro, di detergenti e detersivi particolarmente aggressivi o altri prodotti chimici irritanti per la pelle come i solventi.

Se il patereccio o giradito si presenta con una certa frequenza, potrebbe invece dipendere da una compromissione del sistema immunitario o da patologie come il diabete.

Prevenzione

Per prevenire il patereccio o giradito, è bene preservare l’integrità della pelle attraverso l’adozione di comportamenti quali:

  • evitare di mangiarsi le unghie e di mordicchiare la pelle attorno alle unghie;
  • prestare attenzione quando si effettuano manicure e pedicure;
  • non provocare lesioni all’epidermide (ad esempio bucando le vesciche causate dall’attrito con le calzature);
  • utilizzare detergenti e detersivi delicati;
  • indossare i guanti quando si maneggiano sostanze potenzialmente irritanti.

Questi sono alcuni esempi di comportamenti utili a prevenire l’attacco di microorganismi patogeni. In caso di tagli, escoriazioni e lesioni accidentali della pelle è sempre consigliabile disinfettare l’area con prodotti idonei.

Come si cura

Quando si ha il sospetto di soffrire di patereccio è bene rivolgersi al medico, soprattutto se l’infiammazione non guarisce nell’arco di pochi giorni, se si ripresenta in modo frequente o se si nota la formazione di pus. Il giradito è una manifestazione facilmente riconoscibile dal medico che, in base al microorganismo, deciderà la terapia, prescrivendo antibiotici, antimicotici o antivirali per applicazioni locali o per uso interno, a seconda dell’estensione dell’infezione e in base al patogeno che l’ha provocata.

Intervenendo in modo tempestivo il patereccio guarisce in pochi giorni quando è causato da un batterio, o nell’arco di alcune settimane se è provocato da herpes o funghi.

Rimedi naturali

Per migliorare i sintomi del patereccio si può ricorrere ad applicazioni con rimedi naturali lenitivi o dall’azione antimicrobica, che possono velocizzare la guarigione, insieme alla terapia prescritta dal medico. Contro i sintomi del patereccio si possono ad esempio utilizzare gel di aloe vera o pomate a base di calendula, aggiungendo una goccia di olio essenziale di lavanda e una di olio essenziale di tea tree, noto anche come olio essenziale di malaleuca.

Per disinfettare l’area colpita sono efficaci anche pediluvi e maniluvi con acqua e sale, acqua e bicarbonato, acqua e aceto o acqua e limone.