Che differenza c’è tra estrattore e centrifuga

Estrattori e centrifughe sono piccoli elettrodomestici che consentono di preparare succhi di frutta e verdura salutari. Ecco quali sono le differenze.

Foto di Tatiana Maselli

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

A cosa serve la centrifuga

La centrifuga è un piccolo elettrodomestico che consente di separare il succo di frutta e verdura dalla polpa e, di conseguenza, preparare succhi salutari partendo dai vegetali freschi. Per dividere il succo dalla polpa, l’elettrodomestico sfrutta la forza centrifuga, come suggerisce il nome. La centrifuga è realizzata generalmente in plastica ed è dotata di un motore che consente la rotazione di lame molto piccole. Frutta e verdura, prima di essere inserite nella centrifuga, vanno tagliate in modo grossolano ma non è quasi mai necessario sbucciarle o eliminare le sostanze di scarto, a parte alcune eccezioni; ad esempio, gli agrumi vengono di norma sbucciati, mentre pere, mele e altri frutti si possono inserire con la buccia.

Le lame della centrifuga sono infatti in grado di sminuzzare finemente tutte le parti dei vegetali, quindi di frutta e verdura crudi; successivamente il succo viene filtrato da una rete a maglie molto fini e convogliato in un raccoglitore. Il procedimento dura per pochi minuti e il succo ottenuto, chiamato centrifugato, viene di norma consumato subito. La polpa, divisa dal succo, viene raccolta in un altro contenitore e può essere riutilizzata negli impasti di torte, biscotti e muffin per aumentare il contenuto di fibre alimentari. Tutte le parti della centrifuga, escluso il motore, si possono poi lavare a mano o in lavastoviglie.

A cosa serve l’estrattore

L’estrattore di succo è un elettrodomestico che, come la centrifuga, consente di ottenere succhi da frutta e verdura fresca e cruda. Anche l’estrattore permette infatti di dividere la polpa dal liquido dei vegetali e ottenere succhi, che vengono chiamati estratti. A differenza della centrifuga questa macchina sottopone i vegetali a un movimento che ricorda quello della masticazione, grazie a una coclea in plastica rigida che effettua rotazioni a velocità decisamente inferiori rispetto alla centrifuga.

Nell’estrattore possono essere inseriti frutta, verdura, erbe, tagliate in modo grossolano: dopo alcuni minuti, la macchina riversa il succo in un contenitore e la polpa in un altro contenitore. Come per i centrifugati, il succo si consuma subito e la polpa può essere riutilizzata per gli impasti dei dolci.

Differenze

Come abbiamo visto, sia la centrifuga che l’estrattore consentono di ottenere succhi di frutta e verdura, chiamati centrifugati o estratti. Qual è la differenza tra le due macchine e tra il prodotto che consentono di ottenere? Innanzitutto, una prima differenza risiede nel tipo di lavoro svolto dai due elettrodomestici: i centrifugati si ottengono grazie a lame e forza centrifuga ad alte velocità, mentre l’estrattore sfrutta una coclea che ruota a velocità inferiori. Di conseguenza, con l’estrattore si ottengono succhi che subiscono poco o per nulla l’effetto del calore, dunque vitamine e altre sostanze benefiche risultano meglio conservate in un estratto. Il lavoro svolto dall’estrattore è poi più minuzioso e permette di ridurre notevolmente lo scarto dei vegetali.

Inoltre, grazie all’estrattore è possibile estrarre il succo anche da vegetali che non sono particolarmente ricchi di acqua, così come da erbe aromatiche, erba di grano, verdure a foglia verde ed erbe spontanee. Con l’estrattore si possono quindi realizzare anche succhi freschi da piante utilizzate per il benessere, ad esempio dall’ortica o dall’echinacea.

La minor velocità di lavoro dell’estrattore determina anche una maggiore silenziosità dell’elettrodomestico e tempi maggiori per ottenere il succo. Con la centrifuga, infatti, il succo è pronto in uno o due minuti, mentre l’estrattore consente di ottenere succo in un lasso di tempo che va dai cinque ai dieci minuti, a seconda della quantità di vegetale inserito.

Altra differenza tra estrattore e centrifuga riguarda la facilità di pulizia, che risulta decisamente più semplice per l’estrattore, soprattutto quando è eseguita a mano. La centrifuga è infatti dotata di una rete a maglie molto fini per consentire la separazione tra polpa e succo; la rete va ripulita con cura utilizzando uno spazzolino (generalmente viene dato in dotazione con la macchina) e il procedimento andrebbe eseguito anche se si prevede di lavare poi i pezzi dell’elettrodomestico in lavastoviglie.

Infine una differenza rilevante tra centrifuga ed estrattore è il prezzo. Sebbene esistano elettrodomestici venduti a prezzi molto variabili, non è difficile trovare una centrifuga a prezzi anche inferiori a cento euro. Per quanto riguarda l’estrattore, invece, cento euro è la base da cui partire; tendenzialmente dunque un estrattore costa decisamente più di una centrifuga a parità di qualità.

La scelta tra estrattore e centrifuga dipende sostanzialmente dall’uso che se ne vuole fare. Se ad esempio si vogliono solo preparare succhi dissetanti da sorseggiare nelle giornate calde, oppure ottenere succhi per realizzare ghiaccioli fai da te, allora può essere conveniente optare per una centrifuga. Se invece si prevede di utilizzare l’elettrodomestico in modo frequente, magari anche per ottenere succhi di pianta fresca, meglio scegliere l’estrattore. In questo secondo caso, l’investimento iniziale sarà superiore, ma nel lungo periodo consentirà di risparmiare rispetto alla centrifuga perché si riduce lo scarto degli alimenti utilizzati.