Arriva lo yoga tribale, per scolpire il corpo e bruciare calorie

Dagli States arriva lo yoga tribale. Si chiama yoga Buti: unisce allenamento pliometrico (il muscolo viene stimolato sia eccentricamente, sia concentricamente, subendo sia un allungamento, sia un accorciamento), danza tribale e yoga con l’obiettivo di scolpire il corpo, diventare flessibili come ballerine e provocare un elevato consumo calorico.

Una lezione di Buti dura in media un’ora e si concentra sul rapido susseguirsi di contrazioni eccentriche e concentriche. I risultati, assicura chi lo ha ideato e chi lo pratica, si vedono in poco tempo. “Il workout serve per scolpire il corpo nel suo insieme” assicura Bizzie Gold, madre dello yoga Buti, che tiene a precisare che “già dopo la prima lezione chi lo pratica percepisce muscoli che non pensava nemmeno di avere perché si agisce su parti del corpo che non sono attivate a meno che non si pratichi la danza del ventre o la danza tribale africana”.

Raggiungere in poco tempo la forma fisica sperata potrebbe essere una questione soggettiva, ma certo è che lo yoga Buti ha già raggiunto l’apice del successo negli ambienti più “in” della California e si espande a macchia d’olio nel resto del mondo. Naturalmente, come tutte le mode, lo yoga Buti non manca di suscitare qualche polemica e critica da parte dei puristi dello yoga. Dove è finita la tranquillità e la serenità dello yoga tradizionale? “Niente paura”  assicura Tara Napoli, che dirige un centro in cui si pratica il Buti “Il cuore del workout resta lo yoga, di cui si ricevono gli stessi benefici. Si respire e si raggiunge il porprio zen” insiste la manager. Per fugare ogni dubbio, alla fine di ogni lezione sono assicurati cinque minuti di Shavasana, asana di Hatha Yoga  detta anche “posizione del cadavere”, per rilassarsi e meditare.