Menta: ne conosci le proprietà curative e sai coltivarla?

Il sapore della menta è inconfondibile ma, se il suo aroma è ben noto, non tutti conoscono le sue virtù curative. Ecco quali sono e come coltivarla

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

La menta (Mentha piperita) è un’erba aromatica della famiglia delle Lamiaceae o Labiateae, presente allo stato spontaneo e coltivata nelle zone a clima temperato in diverse varietà e ibridi. Le piante di menta presentano fusti robusti quadrangolari che portano foglie semplici e opposte, ovate, appuntite e seghettate lungo i margini. Nella pagina inferiore, le foglie di menta sono ricche di peli ghiandolari e, quando sfregate, emanano un intenso e caratteristico profumo, dato dalla presenza di olio essenziale. I fiori di menta sono piccoli e bianchi, leggermente sfumati di rosa, raccolti in spighe.

La droga della menta, cioè la parte della pianta più ricca in costituenti attivi, è rappresentata dalle foglie, ricche di olio essenziale ma anche di flavonoidi che conferiscono a questo rimedio naturale proprietà rinfrescanti, antimicrobiche, digestive, decongestionante sulle vie aeree. Le foglie di menta sono utilizzate, oltre che come aromatizzante in cucina, per preparare prodotti erboristici utili in caso di raffreddore e naso chiuso, aerofagia, meteorismo, flatulenza e altri disturbi a carico dell’apparato respiratorio o digestivo. L’olio essenziale di menta ha poi azione rinfrescante e analgesica e ed è molto utile per combattere cefalea, dolori muscolari e reumatici.

Le foglie di menta, l’olio essenziale ricavato dalle foglie e altri prodotti ottenuti dalla lavorazione di questa pianta sono da sempre utilizzati anche nei prodotti cosmetici, in particolare nei prodotti per l’igiene orale, nei deodoranti e nei detergenti intimi, per via dell’azione rinfrescante e antibatterica, ma anche nei prodotti lenitivi per la pelle, date le proprietà calmati e antinfiammatorie della menta.

Proprietà curative

Le foglie di menta contendono olio essenziale e flavonoidi che conferiscono a questa pianta aromatica diverse proprietà. La menta ha infatti azione:

  • spasmolitica
  • analgesica
  • antinfiammatoria
  • digestiva
  • carminativa
  • antisettica.

Per questo, la menta e le preparazioni che la contengono vengono impiegate internamente ed esternamente per il trattamento di numerosi disturbi, in particolare per:

Come si usa

Della menta si usano le foglie, sia fresche sia essiccate, e l’olio essenziale da essa ricavato. Le foglie si utilizzano in cucina come altre erbe aromatiche, tagliate finemente per insaporire preparazioni dolci e piatti di verdure, in particolare melanzane, oltre che per aromatizzare tè, tisane e altre bevande calde o fredde.

Per godere delle proprietà curative della menta, invece, si può ricorrere all’infuso, all’olio essenziale, alla tintura madre o ad altri estratti acquistabili in erboristeria. La tisana di menta si prepara lasciando in infusione circa due grammi di foglie essiccate in acqua bollente per un quarto d’ora; l’infuso di menta si beve dopo i pasti principali e può essere eventualmente addolcito con miele.

La tintura madre di menta, ottenuta dalla pianta fresca intera, si somministra da una a tre volte al giorno diluendone 40 gocce in un bicchiere d’acqua. L’olio essenziale è usato internamente, assumendone una goccia dopo i pasti principali con un cucchiaino di miele. Esternamente, l’olio essenziale diluito in olio è usato per massaggi contro il mal di testa e per trattare micosi, prurito della pelle e infiammazione. Disperso in acqua è invece utile per risciacqui della bocca e gargarismi.

Come coltivarla

Coltivare la menta è abbastanza semplice sia in vaso sia in piena terra. In entrambi i casi è preferibile partire da una piccola piantina che può essere acquistata in un vivaio o da un fiorista. Se la menta viene coltivata in piena terra, in orto o in giardino, bisogna tenere conto della sua natura infestante e tenerne sotto controllo la crescita e l’espansione. Se invece si sceglie di coltivare la menta in vaso, occorre optare per un contenitore di dimensioni medio grande, da riempire con terriccio calcareo e ben drenato e da sistemare in una posizione semi ombreggiata.

Durante i mesi estivi, ha bisogno di irrigazioni frequenti, evitando i ristagni d’acqua, e di concimazioni da somministrare con l’acqua di irrigazione una volta al mese. Le foglie di menta vanno raccolte in estate, poco prima della fioritura, e possono essere essiccate in un luogo fresco e ombreggiato per conservarle durante l’inverno.

Controindicazioni

La menta, alle normali dosi di impiego, non risulta tossica e non comporta effetti collaterali rilevanti. Questa pianta non deve però essere somministrata nelle persone che soffrono di reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica e duodenale ed ernia iatale. L’uso della menta è sconsigliato anche in caso di calcoli biliari e malattie renali e l’uso continuato nel tempo non è adatto per chi ha problemi di insonnia o per chi soffre di stipsi. L’olio essenziale deve poi essere evitato in gravidanza e allattamento e nei bambini.