10 metodi da utilizzare in casa contro le allergie

Piccoli accorgimenti per pulire la case e renderla a prova di allergie in vista della primavera e non solo

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Chi soffre di allergie lo sa bene, l’arrivo della primavera porta con sé anche starnuti, occhi arrossati, difficoltà respiratorie e lacrimazione frequente. Spesso nei casi maggiormente problematici questa situazione diventa addirittura invalidante creando non pochi problemi anche a livello di socialità.

Anche l’autunno, però, non porta grande sollievo in quanto le spore della muffa cominciano piano piano a diffondersi e gli acari della polvere si fanno strada sia in casa ma, soprattutto, nel naso. Soprattutto in inverno quando si accende il riscaldamento l’aria che si respira viene compromessa e la respirazione diventa difficoltosa. È quindi importante, anche in questa stagione, prendere dei provvedimenti prima che il buio e l’umidità abbiano la meglio e che il caldo determinato dal riscaldamento comprometta la vita all’interno dell’abitazione.

Che sia primavera o autunno è quindi di fondamentale importanza proteggersi non solamente all’aperto, ma anche all’interno delle mura di casa, dove proliferano polvere, peli di animali domestici e, nei casi più gravi, anche muffe, che si trovano negli angoli più nascosti.

Oltre alla terapia farmacologica e ai rimedi naturali per alleviare i sintomi, applicando piccoli accorgimenti nella pulizia della casa si possono notare dei miglioramenti.

Di seguito, dieci accorgimenti anti allergie.

Appena svegli, aprire le finestre per fare il ricambio di aria

La mattina appena svegli, bisognerebbe fare il ricambio dell’aria nella camera da letto in modo da far uscire l’aria viziata, umida e piena di sostanze volatili inquinanti che il respiro notturno ha prodotto.

Soprattutto prima che arrivi la primavera con i suoi tanto fastidiosi pollini, è importante aprire le finestre o le porte che si affacciano sui balconi in modo da ripristinare l’adeguata quantità di ossigeno, la giusta temperatura e la corretta percentuale di umidità dell’aria all’interno della stanza da letto o negli altri ambienti dove si passa la maggior parte del tempo.

Ci vogliono però alcuni accorgimenti per rendere il ricambio di aria veramente efficace ed evitare la formazione di muffa che può derivare da una stagnazione dell’umidità.

In primo luogo, è consigliabile arieggiare la casa anche se fuori il tempo non è dei migliori e, magari, piove. Questo perché l’aria fresca che viene dall’esterno è comunque sempre più asciutta di quella che si trova all’interno.

Sempre per evitare di aumentare l’umidità in casa e dare spazio alla proliferazione di muffe, se si possiede un giardino, bisognerebbe liberarlo dai cumuli di foglie. Soprattutto in autunno, quando le foglie cadono e le si calpesta, è facile che umidità e muffa proliferino. Le spore della muffa possono quindi facilmente diffondersi nell’aria fino ad arrivare a depositarsi negli ambienti interni della casa. Liberare periodicamente il giardino dalle foglie cadute sul suolo è importante per non lasciare cumuli e non rischiare di portare in casa agenti che possano incrementare le allergie e i fastidi respiratori.

La giusta temperatura in casa

Bisognerebbe poi raffreddare le stanze per almeno 5-10 minuti; ovviamente la tempistica dipende dalla temperatura interna alla casa e da quella esterna e quindi ci si dovrebbe regolare di conseguenza. Quando fuori c’è molto freddo la ventilazione dovrebbe avere una durata abbastanza breve mentre, al contrario, se è la casa ad essere più fredda rispetto all’esterno, la ventilazione può essere più frequente e di durata superiore.

Anche la temperatura della casa può fare la differenza. Basti pensare, infatti, che gli acari proliferano quando fa caldo e, proprio per questo motivo, si dovrebbe mantenere una temperatura in casa non superiore ai 20°. Da tenere sotto controllo anche il tasso di umidità, in modo che sia tra i 35 e il 50%. Una percentuale inferiore andrebbe a seccare i condotti nasali, mentre una superiore potrebbe contribuire alla formazione della muffa. Abbassare i caloriferi e dotarsi di un deumidificatore quando necessario, risolve il problema.

Non rifare il letto appena ci si alza

Rifare il letto appena ci si alza è una cosa spontanea, spesso spinti dall’esigenza di avere ordine nella camera da letto.

Sembrerebbe invece che il caldo delle coperte sia molto apprezzato dagli acari e, per questo motivo, non bisognerebbe subito rifare il letto ma lasciarlo “respirare” scoperto dalle lenzuola in modo da non far proliferare gli acari. Per quelle persone che invece sono molto inclini alle allergie è consigliabile munirsi di materassi e cuscini anallergici. Un’altra accortezza, soprattutto per le mezze stagioni o per l’inverno, è quella di preferire i piumini alle coperte di lana, evitare copriletti pelosi e folti ma prediligere invece stoffe facilmente lavabili e cambiare le lenzuola e i copri cuscini almeno una volta a settimana lavandoli a temperature elevate in modo da renderle igienicamente perfette. Esistono anche delle coperture a prova di acaro adatte a materassi, reti, piumoni e cuscini. Sono adatte quelle in microfibra che impediscono a queste bestioline di proliferare e da lavare anche queste insieme alle lenzuola con regolarità ad alte temperature, con appositi disinfettanti per lavatrici.

Se si hanno dei peluche, andrebbero lavati in lavatrice almeno una volta al mese. I peluche entrano infatti a stretto contatto con i bambini e attraggono molto facilmente gli acari della polvere, materiali organici e residui di ogni tipo che li rendono poco adatti soprattutto per i soggetti allergici o asmatici, per questo motivo vanno lavati con regolarità.

Cosa fare in cucina per evitare le allergie

Anche la cucina non è esente da piccoli accorgimenti per chi soffre di allergie. La cosa più importante da fare è quella di ridurre il più possibile la formazione di muffe e ridurre al minimo l’umidità presente in casa.

Basti pensare che, se si mettono le pentole sul fuoco, si fa una doccia o un bagno caldo, si stendono i panni sullo stendino ad asciugare… l’umidità aumenta esponenzialmente e la muffa segue a ruota queste abitudini, soprattutto nella stagione più fredda.

Per chi ama dilettarsi in cucina, optando anche per preparazioni che richiedono un tempo prolungato di cottura, è preferibile acquistare una cappa di aspirazione. La cottura dei cibi, infatti, forma molto vapore all’interno della cucina mentre l’utilizzo quotidiano della cappa permette di mantenere un ambiente asciutto. In ogni caso si può passare sempre un panno sulle piastrelle della cucina dopo aver cucinato in modo da asciugarle ed evitare che la muffa possa proliferare sui residui di vapore. Se non si ha la possibilità di acquistare una cappa, si può anche cucinare tenendo la porta o la finestra aperta in modo da facilitare l’uscita del vapore.

Attenzione alle pulizie

Per chi è particolarmente sensibile agli acari e ai pollini, è più indicato l’utilizzo di una aspirapolvere con filtri HEPA, pensati per intrappolarli in maniera efficace. La si può utilizzare anche da passare su materassi, divani e cuscini con l’apposita bocchetta a flessibile. Meglio non utilizzare, invece, scope e piumini che sollevano polvere e allergeni diffondendoli per tutta la casa, e da preferire oltre all’aspirapolvere anche i panni umidi.

Spesso non ci si pensa, ma tutti i filtri, anche quelli dell’asciugatrice e di altri dispositivi vanno puliti periodicamente. Basta metterli nel lavandino con una spruzzata di sgrassatore, lasciar agire e immergerli in acqua calda e aceto per circa 10 minuti. Attenzione a quello della lavatrice, perché togliendolo potrà uscire dell’acqua.

Un’altra cosa a cui non ci si pensa sono i deodoranti elettrici per ambienti: alcuni di questi diffusori elettronici di profumo rilasciano composti organici volatili (COV) che possono aggravare i problemi respiratori e provocare forti mal di testa nei soggetti predisposti, meglio gli oli essenziali o candele.

Ricordatevi anche di lavare con frequenza le tende, limitare l’utilizzo di tappeti e controllare che ogni angolo della casa sia pulito, incluso il frigorifero e tutti gli angoli dove è facile che si formi la muffa.

Scarpe bandite

Per mantenere la casa pulita, bisognerebbe evitare di entrare in casa con le scarpe. Le suole trattengono infatti terriccio e fango, ma anche polline e anche gli allergeni esterni. Per evitare che questi elementi si diffondano in tutta la casa, è consigliabile togliere le scarpe all’entrata e suggerire ad eventuali ospiti di fare lo stesso. È sempre più frequente anche in Italia trovare case “shoes off”, tradizione che si osserva da sempre in diversi altri paesi del mondo.

Accorgimenti per il bagno

Dopo una giornata stressante tra i mille impegni quotidiani, una doccia bollente o un bagno rigenerante sono un vero e proprio toccasana. Anche in questo caso però, ci si dovrebbe dotare di una ventola di aspirazione e premurarsi di asciugare piastrelle e fughe delle mattonelle oltre che gli angoli dei sanitari. Un’altra buona abitudine è quella, una volta terminata la doccia o il bagno, di aprire la finestra per far fuoriuscire il vapore premurandosi di chiudere però la porta che collega il bagno con gli altri spazi della casa per evitare che il vapore esca dal bagno e si diffonda in tutta la casa.

Decluttering che aiuta a non far accumulare la polvere

Il decluttering consiste nel dedicare il proprio tempo nella pulizia e riorganizzazione della casa, dandole un nuovo ordine e buttando tutto ciò che non si usa e che è superfluo. È una attività non solo utile per fare spazio in casa, ma è una vera e propria terapia che può anche aiutare a tenere a basa l’allergia.

Più cose si accumulano, infatti, maggiore sarà la polvere e acari che si accumulano sopra e tra gli oggetti. La polvere è maggiore nel periodo estivo ma prolifera anche grazie al riscaldamento che viene acceso nella stagione invernale e che può essere una delle cause della diffusione anche all’interno della propria abitazione. L’ideale è dedicare un week end all’organizzazione dei propri oggetti e riporli in contenitori: che si tratti di giocattoli dei bambini, documenti, libri, riviste… e tutto il resto andrebbe buttato senza rimorsi! Ricordarsi anche che meno cose si possiedono, più facile sarà pulire la casa.

Avvalersi degli oli essenziali per assicurarsi un ambiente pulito

Per igienizzare materassi, cuscini e tende si può utilizzare l’olio essenziale di tea tree, chiamato anche olio di melaleuca, diluito in uno spruzzino pieno di acqua. Si tratta di un olio essenziale disinfettante e che permette di agire sull’ambiente in cui si vive e si respira in modo del tutto naturale e senza utilizzare prodotti chimici che possono anche essere controproducenti. Una volta nebulizzati, è sufficiente lasciarli asciugare o cospargerli con del bicarbonato e passare poi l’aspirapolvere dopo aver lasciato agire un po’ di tempo.

Contro la muffa, invece, risulta utile l’acqua ossigenata o dell’alcol alimentare o anche dell’aceto di vino bianco. Questo permette di evitare sostanze nocive per la salute, difendendosi in maniera naturale da allergie alla polvere, alla muffa e ai detergenti chimici.

Fare passeggiate all’aperto ma con piccoli accorgimenti

Camminare e respirare l’aria può aiutare chi soffre di allergie soprattutto se si ha la possibilità di avere vicino a casa ambienti poco trafficati dalle auto. Lo smog, infatti, certamente non aiuta chi soffre di allergie. Ma è anche vero che bisogna prestare attenzione soprattutto se si passeggia in presenza di fiori e alberi fioriti in quanto l’aria può permearsi di pollini e sostanze che acuiscono l’irritazione. Innanzitutto, è utile conoscere il periodo di fioritura delle piante che causano allergie respiratorie consultando anche, se necessario, i bollettini dei pollini per sapere quali tipologie e in quale quantità sono diffuse nell’aria.

Se si ha voglia di fare una passeggiata è meglio preferire le prime ore della mattinata o in tarda serata in modo da evitare le ore di maggiore concentrazione di polline, facendo attenzione anche a evitare le strade maggiormente trafficate. Sarebbero da evitare i luoghi dove è stata appena tagliata l’erba e rinunciare o limitare il tempo all’esterno in caso di vento.

Anche se si affrontano viaggi in auto, i finestrini dovrebbero rimanere chiusi munendosi di filtri di aerazione anti-polline per il funzionamento dell’aria condizionata. In presenza di temporale, i primi 30 minuti successivi sono i più critici e possono portare a gravi attacchi di asma. È anche utile lavarsi più frequentemente i capelli qualora si esca di casa perché i pollini si possono depositare tra i capelli e finire nel cuscino dove si dorme.